I Venerdì della sostenibilità
ATELIER - Laboratori per la valutazione del benessere
Il 13 settembre 2024, dalle 21.00 alle 22.30 si tiene presso la Sala Estense del Comune di Ferrara il secondo incontro de I Venerdì della sostenibilità, iniziativa promossa dal Tecnopolo di Ferrara.
Si tratta di un calendario di appuntamenti volti ad esplorare sfide e opportunità per un futuro sostenibile e desiderabile. Gli eventi sono ad ingresso libero e aperti a tutta la cittadinanza.
Per questo secondo evento Barbara Fabbri, ricercatrice del Laboratorio Terra&Acqua Tech, insieme a Chiara Visentin, Elena Marrocchino e Danila Azzolina presentano uno studio sulla qualità ambientale nelle aule universitarie condotto nell’ambito del progetto ATELIER.
Attraverso un approccio sinergico e multidisciplinare, ATELIER mira ad identificare una correlazione tra diversi parametri, tra cui le emissioni di anidride carbonica e i livelli sonori, la temperatura e l'umidità con valutazioni soggettive del benessere e del comfort degli occupanti ottenute grazie alla somministrazione di questionari, con l’obiettivo finale di individuare una possibile soluzione a basso costo per il monitoraggio degli ambienti, il tutto nell'ottica di un potenziamento del benessere all’interno dell'Università degli Studi di Ferrara.
Per conoscere meglio il progetto ATELIER e avere alcune anticipazioni abbiamo posto a Barbara Fabbri alcune domande.
Dott.ssa Fabbri quali sono i principali obiettivi del progetto?
Il progetto ATELIER si proponeva di valutare la qualità ambientale interna delle aule universitarie dell'Università degli Studi di Ferrara. Le sperimentazioni sviluppate hanno interessato l’aula 1 della Cattedrale presso il Polo Scientifico Tecnologico e l’aula 9 di Palazzo Giordani. L’ambizione di ATELIER risiedeva nel superamento della pratica corrente di ottimizzare separatamente i singoli parametri ambientali interni grazie all’adozione di un approccio sinergico e multidominio che ha correlato misure quantitative di parametri tecnici con valutazioni soggettive del benessere e del comfort degli occupanti.
Quali fondi hanno sostenuto il progetto e chi ha collaborato alla sua realizzazione?
ATELIER è uno dei 17 progetti finanziati dal Bando Giovani 2023, (Università degli Studi di Ferrara) il cui budget era in parte derivante dalle preferenze espresse dai contribuenti per la destinazione del 5 x 1000 nell’anno 2021. Lo scopo di tale bando era quello di finanziare progetti di ricerca, preferibilmente di matrice interdisciplinare, proposti da giovani docenti, ricercatrici e ricercatori.
Grazie al coinvolgimento di studiosi provenienti dalla fisica dei semiconduttori, dall’acustica tecnica, dalla biologia e dalla statistica medica, ATELIER ha interessato tre diversi Dipartimenti e quattro aree CUN, in particolare: dal Dipartimento di Fisica e Scienze della Terra, Barbara Fabbri (ricercatrice a tempo determinato e responsabile del progetto), Arianna Rossi e Marco Magoni (dottorandi); dal Dipartimento di Ingegneria Chiara Visentin (ricercatrice a tempo determinato) e Matteo Pellegatti (dottorando); dal Dipartimento di Scienze dell'Ambiente e della Prevenzione Elena Marrocchino e Danila Azzolina (ricercatrici a tempo determinato) e Maria Grazia Paletta (borsista).
Quali sono stati i risultati raggiunti dal progetto?
ATELIER ha permesso di raccogliere sinergicamente dati tecnici di diversa natura (concentrazione di CO2 e materiale particellare, rumore di fondo, temperatura), e di valutare l’effetto combinato di differenti fattori di stress sul comfort e il benessere degli occupanti attraverso la somministrazione di un questionario di valutazione soggettiva, a docenti e studenti, organizzato in 18 domande riguardanti la soddisfazione globale, il comfort termico, la qualità dell’aria, la ventilazione, l’illuminazione e l’acustica. La combinazione di tutte queste informazioni ha abilitato una visione più ampia e più consapevole degli effetti della qualità ambientale interna su docenti e studenti, che può costituire la base per decisioni informate nella gestione degli spazi di apprendimento.
Inoltre, l’utilizzo in ambiente rilevante di sensori per la rivelazione di CO2 ha promosso l'aumento del livello di maturità tecnologica di un brevetto recentemente sviluppato all’interno di Unife.
Ci sono stati momenti di difficoltà nella realizzazione del progetto?
La principale sfida probabilmente è stata far conciliare i tempi per la preparazione della strumentazione tecnica con i periodi utili per il monitoraggio in aula, ma la prontezza dei membri del team e la costruttiva sinergia che si è creata fin dai primi momenti sono risultate estremamente efficaci e performanti.
Il progetto ha visto il coinvolgimento anche degli studenti?
Gli studenti sono stati i veri protagonisti del progetto ATELIER. Grazie alla loro partecipazione attiva alla sperimentazione è stato possibile raccogliere numerosi dati utili alla valutazione del comfort e del benessere. Mi auguro che questo coinvolgimento abbia generato una maggiore consapevolezza rispetto all’importanza della tematica affrontata dal progetto, spronando gli studenti verso una sempre maggiore collaborazione.
Qual è l’impatto che prevede ci sarà sulla comunità accademica e su altre realtà scolastico/formative?
Le sperimentazioni sviluppate nell’ambito di ATELIER sono state oggetto di una intensa attività sia di disseminazione all’interno delle comunità scientifiche di riferimento che di divulgazione al pubblico. I risultati ottenuti rappresentano un supporto al potenziamento del welfare dell'Ateneo poiché aprono la strada all’identificazione di un protocollo per migliorare la qualità degli ambienti interni, promuovendo al contempo la collaborazione interdisciplinare e il trasferimento tecnologico.
La sperimentazione proposta da ATELIER potrà essere estesa ad istituzioni scolastiche di altri ordini e gradi, così da promuovere la sensibilizzazione alla qualità ambientale e ampliare ulteriormente le già numerose attività didattiche inerenti alla sostenibilità. Infatti, nell’ottica di un sempre maggiore impegno nella lotta al cambiamento climatico, è certamente fondamentale generare consapevolezza rispetto all’importanza del monitoraggio ambientale, ma ancor più rilevante è contribuire al mantenimento e all’evoluzione di tale consapevolezza sia nei bambini che negli adulti.
Ha idee o piani su come continuare il progetto dopo la fine del finanziamento attuale?
Pensando al futuro, forse è un’idea audace, ma l’eventuale sviluppo di un’app che consenta agli occupanti di un’aula di fornire un feedback real-time rispetto alla qualità dell’ambiente rappresenterebbe senza dubbio un ulteriore strumento di monitoraggio.
Programma completo dell'iniziativa I Venerdì della Sostenibilità