Il 14 maggio 2025 presso il Tecnopolo di Reggio Emilia si tiene l’evento Le prospettive del settore depurativo alla luce della nuova Direttiva EU. Innovazione e Sostenibilità con i Progetti INTECH4WATER e SO FAN SO FER. L'incontro rappresenta un'importante occasione di confronto tra mondo della ricerca e realtà imprenditoriali, con l'obiettivo di esplorare soluzioni innovative e sostenibili per la gestione e il trattamento delle acque reflue, alla luce delle nuove sfide poste dalla direttiva europea (EU 3019/2024). Tra gli interventi in programma vi è la presentazione del progetto INTECH4WATER, a cura della coordinatrice Prof.ssa Simonetta Pancaldi afferente al laboratorio Terra&Acqua Tech del Tecnopolo di Ferrara e della dott.ssa Magda Blosi di CNR-ISSMC.
Il progetto INTECH4WATER si colloca nell’ambito tematico della Circular Economy, in ottica di valorizzazione, riuso e riciclo di acque reflue derivanti da processi di depurazione municipali e da processi industriali. Il progetto integra in un unico sistema tecnologie innovative sicure e sostenibili. Le tecnologie previste hanno lo scopo di permettere un abbattimento pressoché totale dei più frequenti contaminanti delle acque reflue (nutrienti, (micro)inquinanti emergenti, microplastiche, batteri patogeni) e sono le seguenti: filtri ceramici/fotocatalitici/adsorbenti, advanced oxidation processes, UV, Ozono, microalghe. Il progetto prevede una prima e intensa fase in scala di laboratorio durante la quale viene messa a punto la migliore integrazione delle tecnologie da trasferire, in una seconda fase, su scala prototipale. Tutti gli step sperimentali sono guidati da analisi statistica avanzata e sono corredati da analisi chimico-biologiche-microbiologiche. I risultati finali che si prevedono consistono in: valorizzazione delle acque depurate anche per scopo irriguo, materia prima seconda da impiegare come fertilizzante o come feed, biomasse microalgali per il settore energetico.
Il progetto, infatti, per i risultati che prevede, ha anche valenza trasversale con l’ambito Agroalimentare, poiché le soluzioni tecniche sviluppate favoriscono una pressoché completa depurazione delle acque reflue, abbattendo, non solo gli inquinanti tradizionali, ma anche classi di inquinanti emergenti e della carica batterica, che inevitabilmente sarebbero rilasciati nei corpi idrici impiegati per l’irrigazione. Inoltre, l’ottenimento di matrici biologiche a base di microalghe utilizzabili come fertilizzanti di recupero, consente di incrementare la resilienza dei sistemi agricoli ai cambiamenti climatici.
Il progetto si avvale della collaborazione di partner di ricerca altamente qualificati coordinati dal laboratorio Terra&Acqua Tech che contribuisce con expertise nella biologia delle microalghe per il trattamento dei reflui. L’ENEA LEA di Bologna mette a disposizione le sue competenze nelle tecnologie per la depurazione di microinquinanti, e l’ISSMC-CNR di Faenza sviluppa materiali innovativi per il trattamento delle acque. A questi si aggiungono PROAMBIENTE S.C.r.l., con expertise nelle tecniche di ossidazione avanzata e il CIRI FRAME dell’Alma Mater Studiorum di Bologna, che applica l'intelligenza artificiale e il machine learning per ottimizzare i processi e ridurre i tempi di sperimentazione.
Un aspetto fondamentale del progetto è dato dal coinvolgimento delle aziende regionali, tra cui HERA SpA, CIFO Srl del gruppo Biolchim, e Naturedulis Srl, che giocano un ruolo cruciale nel trasferimento dei risultati ottenuti dalla fase di laboratorio a un’applicazione su scala industriale.
Il carattere fortemente innovativo del progetto, derivante dall’integrazione delle singole attività di ricerca dei partner coinvolti, si concretizza nella realizzazione di un prototipo modulabile, adattabile e trasferibile a realtà aziendali anche molto diverse per tipologie di reflui trattati, ma tutte accomunate dall’interesse verso la valorizzazione, il riciclo e il riuso delle acque reflue, in un’ottica di economia circolare e sostenibilità ambientale ed economica.
L’evento del 14 maggio rappresenta quindi un’occasione ideale per conoscere più da vicino il progetto e i suoi sviluppi, oltre ad avere un confronto sulla recente Direttiva EU 3019/2024 che pone sfide cruciali per il settore depurativo allo scopo di proteggere l’ambiente e la salute umana in conformità dell’approccio “One Health”. Durante il workshop, le imprese avranno l’opportunità di comprendere meglio sfide e opportunità derivanti dalla normativa in vigore, confrontarsi direttamente con gli enti di ricerca su problematiche e necessità aziendali e scoprire le più recenti soluzioni innovative nel settore.
L’evento, quindi, è rivolto a tutte le aziende attive nel settore della depurazione, agli enti di ricerca, alle amministrazioni pubbliche e ai professionisti interessati a scoprire le più recenti innovazioni tecnologiche e a confrontarsi sulle sfide normative ed operative che il comparto si trova ad affrontare.
La partecipazione è gratuita, previa iscrizione tramite l’apposito link.