Dal laboratorio MechLav un’innovazione nel campo della salute

Il Laboratorio universitario MechLav del Tecnopolo di Ferrara è ancora una volta protagonista nel campo dell’innovazione. Il gruppo di ricerca Automazione e Robotica coordinato dal Prof. Marcello Bonfè, in collaborazione con i ricercatori del team del Centro Malattie Vascolari, coordinato dal Prof. Paolo Zamboni, ha realizzato un brevetto riguardante un sistema robotico autonomo per l’esame ultrasonografico di vasi sanguigni.

Si tratta di un robot che esegue scansioni di diagnostica vascolare con ultrasuoni “copiando” protocolli medici per l’acquisizione e la misurazione di parametri emodinamici e morfologici, come ad esempio a livello dell'aorta addominale. Il brevetto si inserisce perfettamente nel campo dell’intelligenza artificiale applicata alla medicina e rappresenta un’unicità nel suo genere viste le numerose applicazioni nelle quali può essere esteso.

Il team di ricerca svolge attività nel settore della pianificazione e controllo del movimento di robot industriali e chirurgici, sistemi di controllo in generale e rilevamento e diagnosi di guasti, anche con specifiche competenze nella progettazione e lo sviluppo di dispositivi di simulazione e formazione per il personale medico.

Come noto, afferma Saverio Farsoni, principal investigator di questo progetto, “anche nel campo medico l’intelligenza artificiale ha compiuto notevoli progressi, tanto che buona parte degli investimenti di questo settore sono orientati allo sviluppo di applicazioni sanitarie dando luogo a sempre più numerose applicazioni in medicina grazie alle versatilità delle tecnologie applicate. In particolare, questo brevetto è stato testato per l’esame ecografico dell’aorta addominale, il principale vaso sanguigno del corpo umano che percorre tutta la cavità addominale in direzione degli arti inferiori, dal diaframma alla quarta vertebra lombare”.

L’aorta parte dal ventricolo sinistro del cuore e veicola il sangue ossigenato dai polmoni a tutti i distretti del nostro corpo, dividendosi in segmenti. La sua funzione è quella di rifornire di sangue ricco di ossigeno i tessuti, gli organi addominali e pelvici e gli arti inferiori. Dall’aorta addominale nascono infatti le arterie deputate alla vascolarizzazione degli organi addominali, degli organi pelvici e degli arti inferiori.

L'aorta addominale, dopo i 65 anni, può andare incontro a dilatazione e trasformarsi in un aneurisma, che ha un alto rischio di rompersi causando un’emorragia spesso mortale (70% al 90% dei casi. L’aneurisma è una patologia spesso asintomatica e non esistono attualmente campagne di screening che possano permettere di diagnosticarlo in tempo utile. 

La modalità di osservare e di esaminare i vasi sanguigni offerta da questa tecnologia potrebbe permettere di affrontare i problemi legati agli aneurismi, come quello citato riguardo all’aorta addominale. La tecnologia attuale per lo screening prevede l'utilizzo di un ecografo manovrato da un medico specialista e, in alcuni casi, l’approfondimento con tecniche diagnostiche alternative come la TAC e la risonanza magnetica. Grazie a questa applicazione si possono effettuare un maggior numero di screening, limitando l’intervento medico nei soli casi in cui si rendesse necessario, liberando pertanto risorse umane da destinare ad altre attività mediche alternative e risparmiando risorse economiche grazie alla mancata realizzazione di indagini diagnostiche non più necessarie.

Il team di ricerca che ha portato alla realizzazione di questo brevetto è composto da: Saverio Farsoni, Alessandro Bertagnon, Marcello Bonfè e Paolo Zamboni.

Si segnala inoltre che Saverio Farsoni e Alessandro Bertagnon saranno impegnati per la IEEE International Conference on Robotics and Automation che si terrà dal 13 al 17 Maggio 2024, conferenza internazionale che si terrà presso il Pacific Convention Center di Yokohama. Occasione perfetta per creare un networking per lo scambio di conoscenze all’avanguardia nel campo della robotica medica.