REWINDS: Riciclare i Rifiuti da Demolizione per un'Edilizia Sostenibile

Il settore edilizio è uno dei principali responsabili di rifiuti e impatti ambientali. Come possiamo fare per affrontare questa sfida, migliorando al contempo le prestazioni dei materiali da costruzione? A rispondere a questa domanda ci pensa REWINDS, un progetto, di cui il laboratorio TekneHub è partner, che punta a riciclare i rifiuti da demolizione per creare soluzioni edilizie sostenibili. Abbiamo intervistato i protagonisti del laboratorio del Tecnopolo di Ferrara che lavorano al progetto per capire come funziona e quali sono gli obiettivi a lungo termine.

Come è nato il progetto REWINDS e qual è la sua missione principale?

Il progetto REWINDS nasce dalla necessità di affrontare due sfide principali. Da una parte, la demolizione e ristrutturazione degli edifici genera enormi quantità di rifiuti, conosciuti come CDW (Construction and Demolition Waste), che hanno un forte impatto ambientale. Dall'altra, c'è la crescente domanda di materiali da costruzione sostenibili, che possano rispondere alle normative europee e nazionali sempre più stringenti in tema di sostenibilità. Il nostro obiettivo è sviluppare nuovi materiali da costruzione ad alte prestazioni utilizzando proprio questi rifiuti, valutandone l’impatto ambientale al fine di ottenere, auspicabilmente, prodotti confrontabili dal punto di vista prestazionale con quelli ottenibili da materie prime vergini.

Quindi, l’idea è di trasformare i rifiuti in una risorsa utile per l’edilizia?
Esattamente. I rifiuti da demolizione, spesso considerati un problema, possono diventare una vera e propria risorsa. In REWINDS, ci stiamo concentrando sullo sviluppo di materiali da costruzione a partire dal recupero di miscele di aggregati, geopolimeri e materiali isolanti. L'idea è ottenere prodotti adatti sia a nuove costruzioni sia a ristrutturazioni, tanto sul piano morfologico-dimensionale (quindi dell’integrazione rispetto a situazioni esistenti) che prestazionale, contribuendo così a una maggiore circolarità nel settore edilizio.

Quali sono gli aspetti in cui il TekneHub è in grado di dare un apporto significativo?

TekneHub si occuperà principalmente della valutazione dell’impatto ambientale e del Carbon Footprint delle soluzioni tecniche sviluppate a partire dai rifiuti da costruzione e demolizione (CDW), analizzandone anche, possibilmente, l'Embodied Carbon nell’ottica di promuovere il loro riutilizzo come materie prime seconde nell'edilizia. Questo approccio favorisce l'economia circolare e riduce l'uso di risorse vergini, migliorando l'efficienza e la sostenibilità del settore. Il laboratorio collaborerà inoltre alle attività di sviluppo e messa a punto delle soluzioni tecniche sviluppate dal progetto, valutandone il potenziale applicativo nell’ambito dell’involucro edilizio, anche in relazione agli aspetti costruttivi, morfologici e dimensionali legati posa in opera e alla necessaria integrazione fra componenti eterogenei.

Quali risultati ci si aspetta dal progetto?

I risultati attesi dal progetto REWINDS sono molteplici e ambiziosi. Innanzitutto, ci si aspetta di sviluppare soluzioni tecniche innovative per il riciclo dei rifiuti da costruzione e demolizione (CDW), con l’obiettivo di integrarle in progetti di nuova costruzione e ristrutturazione edilizia. Questo porterà a un maggiore utilizzo di materiali sostenibili e contribuirà a ridurre le emissioni di carbonio nel settore delle costruzioni, promuovendo una maggiore circolarità e un uso più efficiente delle risorse naturali. Il progetto punta a contribuire alla transizione verso edifici green, che siano ad alta efficienza energetica e a basso impatto ambientale, contribuendo così alla decarbonizzazione globale e al miglioramento della qualità dell'aria e del benessere degli abitanti.

Chi lavora al progetto e nello specifico chi porta il contributo del TekneHub?

La collaborazione è fondamentale, il Capofila del progetto è Certimac, mentre i Partner sono: Centro Ceramico (CC), ISSMC-CNR e Teknehub oltre a diverse realtà del territorio che hanno manifestato il loro interesse nel rimanere aggiornati sulle attività del progetto.

Il team di Teknehub, nello specifico, è composto da un gruppo di architetti afferenti al Dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi di Ferrara: Valentina Frighi, Ricercatrice e responsabile scientifico del progetto, Emanuele Piaia, Professore Associato, Luca Morganti, Assegnista di Ricerca, Roberto Di Giulio, Professore Ordinario, e Theo Zaffagnini, Professore Associato.

Il personale coinvolto presenta competenze specifiche nell’ambito delle tecnologie per l’architettura, con approfondimenti nell’ambito di: processi di innovazione delle tecnologie costruttive; modelli di gestione del processo edilizio; strategie per il controllo della qualità e dell’efficienza energetica degli edifici (sia esistenti che di nuova costruzione).

 

Il progetto è cofinanziato dalla Regione Emilia-Romagna nell'ambito del programma PR-FESR 2021-2027, con un contributo di 721.615,00 euro. Questo finanziamento permette di supportare lo sviluppo delle tecnologie e la loro implementazione a livello industriale.

Qual è la visione a lungo termine di REWINDS?

Il progetto REWINDS ha una visione chiara: tentare di rivoluzionare il settore edilizio, rendendo il riciclo dei rifiuti edilizi una prassi comune e sostenibile o, quantomeno, dimostrare che l’adozione di soluzioni tecniche ottenute da materie prime seconde costituisce un’alternativa altrettanto valida e migliore dal punto di vista della sostenibilità rispetto all’uso di materiali nuovi.  Il nostro obiettivo finale è contribuire a un’edilizia sempre più sostenibile, capace di ridurre l’impatto ambientale e migliorare la qualità della vita nelle città.

REWINDS, quindi, non solo risponde a una necessità ambientale, ma offre anche un'opportunità concreta per costruire un futuro più green e sostenibile nel settore delle costruzioni. Con l’impegno dei partner e il supporto delle imprese, il progetto potrebbe davvero rappresentare un punto di svolta per l'edilizia del futuro.